Claudia Koll
Ho ascoltato la prima volta la Parola di Dio attraverso la voce di un padre francescano entrando in chiesa e sono rimasta profondamente affascinata dalla Parola di Dio e soprattutto perché lui collegava brani dell’Antico Testamento con il Nuovo Testamento. E poi ho cominciato a tornare a quegli incontri incontri dove si invocava lo Spirito Santo e dove appunto si ascoltava la Parola di Dio. Poi un giorno il sacerdote non stava annunciando la Parola di Dio ma stava proprio celebrando la messa e quindi ho capito che quella parola di dio andava ascoltata soprattutto durante la celebrazione eucaristica e quindi ho cominciato a partecipare a questi incontri, il padre è diventato il mio padre spirituale a distanza di tempo e quella Parola di Dio per me è diventata la lampada al mio cammino anche perchè io venivo da un momento difficile di lotta spirituale di combattimento spirituale e la Parola di Dio era l’unica possibilità che avevo per camminare secondo Dio, secondo il bene, e quindi la sete che avevo di conoscenza di Dio diventa la sete di conoscenza della Parola di Dio.
Capivo che quella parola poi non andava sono ascoltata ma andava poi incarnata, vissuta. E così, tutte le mattine, ho cominciato a leggere attraverso messalino i brani e che venivano celebrati durante la Santa Messa e quei brani avevano una piccola spiegazione che mi istruiva ho cominciato a trascrivere su un quaderno la parola che mi segnala di più quel giorno, che mi interpellava, che mi aiutava a camminare e riguardando il quaderno ho visto che ricorreva sempre la parola verità e ricorreva sempre la parola carità quindi quelle sono le due gambe sulle
quali il Signore mi ha fatto camminare.C’è un camino di spogliazione, di togliere tante maschera ricerca di una maggiore autenticità e al tempo stesso uscire da me stessa dal mio egoismo attraverso proprio l’impegno verso gli altri. Amare Dio vuol dire anche amare il prossimo e la parola che ha segnato più profondamente il mio cammino è “Ogni volta che avete fatto una di queste cose a uno dei più piccoli dei miei fratelli l’avete fatta a me“. Allora capisco, che per quello che riguarda la mia vita di fede, io ho bisogno di fare del bene, ho bisogno di amare il prossimo bisogno di concretamente vivere la mia fede con le opere. Ecco perchè poi ho fondato un’associazione che si chiama “Le opere del Padre” che si occupa principalmente dei poveri e delle situazioni di povertà.
Insegno anche oggi non accademia di spettacolo; insegno recitazione e capisco che senza la Parola di Dio non c’è sapienza, non c’è discernimento e allora anche gli stessi giovani e quando poi approccio nel mondo dello spettacolo sono come sconfitti dal mondo e allora a me interessa anche fortificarli nello spirito e quindi comincio a insegnargli a leggere, un po’ come fanno gli ebrei con i bambini, i salmi e i libri sapienziali e poi piano piano andiamo ad approfondire nei corsi più avanzati il Vangelo.
Claudia Koll